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Savarin
Cosa fate nel weekend? Noi mangeremo quel che resta di questo dolce super mega buono. E non tanto perché è intriso di rum e limoncello, ma perché in effetti il babà (o meglio, il Babbà) è tra i nostri dolci preferiti.
Ma dal momento che la ricetta dei babà era già presente sul blog, abbiamo pensato bene di proporvi la versione a forma di ciambella di questo fantastico dolce, nota anche con il nome di Savarin.
Il Savarin ha origini polacche, ci sono di mezzo anche i francesi, ma parliamoci chiaro: i babà migliori – grandi, piccoli, a ciambella – li trovate a Napoli, punto e basta! ; )
Ma se proprio non riuscite a fare un salto nella capitale partenopea, tranquilli: questa ricetta è perfetta da realizzare a casa con un po’ di pazienza e dedizione!
Ingredienti
per uno stampo a ciambella
di 20 cm di diametro
e 15 cm di altezza
2 uova
230 g di farina 0
30 g di burro morbido
60 ml di latte
8 g di lievito di birra
20 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
1 cucchiaino di miele
Per la bagna
1 l di acqua
450 g di zucchero
150 ml di rum bianco
150 ml di limoncello
1 limone bio (non trattato)
Per farcire
250 ml di panna
lamponi o altra frutta
Per preparare l’impasto è necessario, quasi vitale, possedere un’impastatrice con gancio. Se proprio non la possedete e dovete cimentarvi a tutti i costi nella realizzazione del Savarin, almeno utilizzate un frullino elettrico munito di pale per impastare (per intenderci non con le fruste che si utilizzano per montare la panna).
Uomo avvisato, mezzo salvato: andiamo avanti!
Nella ciotola dell’impastatrice setacciate la farina tipo 0 (quella per pane o pizza andrà benissimo), aggiungete 20 g di zucchero, il burro morbido a temperatura ambiente tagliato a cubetti, l’estratto di vaniglia (vanno benissimo anche i semini estratti dal baccello di vaniglia) e le 2 uova.
A parte scaldate leggermente il latte per farlo diventare tiepido (non deve essere troppo caldo, immergetevi un dito per capire se va bene) e scioglietevi il lievito sbriciolato e il miele.
Azionate l’impastatrice (utilizzate il gancio a uncino) e versate il latte a filo: continuate a impastare per una decina di minuti. L’impasto dovrà risultare molle e appiccicoso, ma anche molto elastico: prendendone un po’ tra le dita dovrà sembrarvi come gomma.
Coprite la ciotola e lasciate lievitare in un luogo tiepido per circa mezz’ora.
Trascorso il tempo di lievitazione, lavorate nuovamente il tutto per un minuto quindi trasferite l’impasto in uno stampo a ciambella imburrato e infarinato. Fate lievitare nuovamente in un luogo tiepido per 1 ora abbondante o fin quando l’impasto arriva a circa 2 o 3 centimetri dal bordo dello stampo.
Cuocete in forno preriscaldato a 200 °C per 30 minuti: dopo i primi 15 minuti di cottura abbassate la temperatura a 180 °C e, se necessario, coprite la superficie del dolce con un foglio di alluminio per alimenti.
Togliete dal forno, fate raffreddare il dolce nello stampo, quindi sformatelo. Una volta che il savarin sarà completamente raffreddato, copritelo con un panno e lasciatelo riposare per almeno 12 h.
Trascorso il tempo di riposo, preparate la bagna: in una pentola capiente portate a ebollizione l’acqua con lo zucchero insieme alla scorza del limone (incidete la buccia cercando di non prelevare la parte interna bianca). Spegnete e versare il rum e il limoncello.
Lasciate intiepidire lo sciroppo, quindi immergete per intero tutto il savarin. Dopo qualche secondo estraete il dolce con estrema delicatezza. Fatelo scolare su una griglia dal liquido in eccesso, quindi posizionatelo sul piatto da portata. Irrorate se necessario con altra bagna, conservandone il resto in una bottiglietta da utilizzare al momento di servire.
Montate la panna ben soda (se volete potete aggiungere dello zucchero a velo o dell’estratto di vaniglia) e con l’aiuto di un sac à poche distribuitela all’interno del buco della ciambella. Decorate con lamponi o altra frutta fresca a piacere. Fate riposare in frigorifere per almeno 2 ore.
Servite il savarin irrorando al momento con la bagna avanzata tenuta da parte*.
* e ricordate che il dolce è alcoolico, quindi occhio ai bambini e alla guida!
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